Alfonso Bellacosa e Rocco Palese
E' stato indimenticabile, l' 11 Aprile 2012, l'incontro tra
Alfonso Bellacosa e Rocco Palese.
Negli Stati Uniti, terra di grandi migrazioni, soprattutto agli inizi del 1900, molti Italiani e fra questi molti Lucani, sbarcarono a New York per lavoro e riuscire a “fare fortuna”. Negli anni successivi, molti, hanno svolto lavori umili e con il trascorrere del tempo sono riusciti anche e raggiungere posizioni di prestigio. In Pennsylvania e precisamente a Philadelphia, figlio di emigranti Lucani di Potenza c’è il Prof. Robert Perry Palese, che dopo tanti sacrifici e anni di intenso studio e lavoro ha raggiunto livelli professionali del tutto invidiati dalla comunità internazionale. Infatti, il Prof. Robert Perry Palese, oltra ad essere il Rappresentante dell’Associazione della Famiglia Palese in Pennsylvania (nominato di recente dal Presidente Rocco Palese di Potenza), era, fino a qualche anno fa, il Direttore di un noto centro per la del cancro “Fox Chase Cancer Center”. Ancora oggi, il Prof. Robert, detto Bob, è stimato dai suoi ex allievi e fra questi, più quotati, c’è il Dr. Alfonso Bellacosa, originario di Nocera che, da anni, vive e lavora presso il Fox Chase Cancer Center di Philadelphia. Proprio il Dr. Alfonso Bellacosa e la sua equipe è balzato agli onori della cronaca per motivi di pregio professionale. E’, infatti, un ricercatore molto affermato in campo medico (in particolare, oncologico), che ha il pregio di aver scoperto un nuovo meccanismo utilizzato dalle cellule per attivare i geni silenziati. Questo processo, chiamato metilazione, è fondamentale per prevenire lo sviluppo del cancro, suggerendo la possibilità di nuove terapie mirate che abbiano come obiettivo le modifiche specifiche alla base della malattia. “E’ un processo di grande interesse per gli scienziati” – ha spiegato Bellacosa – “perché la metilazione è una parte fondamentale della normale regolazione dei geni. Tuttavia, quando la metilazione spegne i geni che normalmente sopprimono i tumori, la conseguenza è il cancro”. Per anni scienziati in tutto il mondo hanno indagato come la cellula agisce sui geni per spegnerli, ma il processo di demetilazione era meno chiaro. Ora Bellacosa e il suo team hanno ottenuto la prima prova diretta che la demetilazione può essere un processo attivo, controllato da una specifica proteina – e hanno chiarito i suoi meccanismi di funzionamento. “Grazie a questa scoperta” continua Bellacosa “in futuro sara’ possibile mettere a punto terapie che indirizzino il macchinario della demetilazione su geni specifici, per esempio per attivare i geni anti-cancro silenziati. Dal momento che ora sappiamo che ci sono proteine che influenzano attivamente la demetilazione, allora possiamo immaginare un nuovo tipo di terapia del cancro che demetili geni specifici. Avremmo un tipo più preciso e più mirato di chemioterapia”. Ma il professore Bellacosa ha comunque ammesso che i benefici di questa scoperta sono ancora lontani dall’arrivare. Ci vorranno infatti ancora anni di studi. In occasione delle scorse feste pasquali, il Dr. Bellacosa è tornato a Nocera per congiungersi con la sua famiglia, dove ha incontrato Rocco Palese, Presidente dell’Associazione Famiglia Palese nel Mondo che ha donato una pergamena ricordo come persona “Sensibile“ e “Stimata” dalla Famiglia Palese. Nell’incontro si è evidenziato, ancora una volta, che i risultati più interessanti della ricerca sul cancro avvengono negli Stati Uniti, spesso per opera di ricercatori italiani emigrati per mancanza di fondi destinati alla ricerca in Italia, nonostante le campagne di beneficenza. I nostri ricercatori emergono in settori competitivi come quello americano perché vige la meritocrazia. Rocco Palese, ha salutato Alfonso Bellacosa, con l’auspicio che anche in Italia, si possano offrire le stesse possibilità di ricerca ai tanti e bravi giovani laureati e ricercatori connazionali, dove la cosa più importante è quello di selezionare i migliori con una valutazione meritocratica. E’ proprio il caso di dire che la “Meritocrazia deve essere … PALESE”!! (Quest'articolo è stato pubblicato sul "Quotidiano della Basilicata" del 14 Aprile 2012)
*******************